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GILDA PANTULIANO in mostra a Napoli con Effetto Doppler

Eventi Artistici

GILDA PANTULIANO in mostra a Napoli con Effetto Doppler


di Nunzia Giuliano

GILDA PANTULIANO in mostra a Napoli con Effetto DopplerAncora in corso la mostra inaugurata a Napoli il 10 novembre alle ore 18:30 presso la galleria Spazio 57, in via Chiatamone 57, dal titolo Effetto Doppler, curata da Melania Fusaro e Simona Oliviero, presentata da Olga Ricciardi, con i saluti istituzionali di Barbara Preziosi, Assessora Centro Storico Sito Unesco Grandi Eventi e Comunicazione I Municipalità, Napoli, Lorenzo Iorio, Assessore Attività Produttive, Turismo e Legalità, II Municipalità, Napoli, Florinda Verde, Assessora all’ambiente, Portici, e Piero Sabbarese, Consigliere comunale, Ercolano. Un evento che ha visto la partecipazione di trentuno espositori provenienti da tutto il territorio nazionale, tra loro l’artista salernitana Gilda Pantuliano, che in dialogo con opere di artisti storicizzati presenti in galleria, quali Wharol e Schifano, continua a suscitare interesse, ma soprattutto a diffondere messaggi di sostenibilità ambientale con l’ausilio di una versatilità senza eguali, spaziando da ricerche e utilizzo di materiali ecosostenibili al riciclo di elementi usurati e privi di funzionamento a cui ‘ridona’ splendore e ‘motivazione esecutiva’, ad esse si coniugano concept e project, tecniche grafiche digitali e manuali, conoscenza ad ampio spettro di materiali e supporti che danno corpo e anima alle opere.
Pantuliano è una artista completa, ha scelto di direzionare il suo impegno sociale alla salvaguardia dell’ambiente, affrontando tematiche sempre attuali (fino a quando l’uomo non porrà fine ai disastri causati e in atto) sia con la sua espressione artistica, che con la partecipazione attiva nella pulizia e recupero di spiagge e altri luoghi naturali. L’opera in esposizione allo Spazio 57, dal titolo Mal d’Africa, fa parte della sua ultima ricerca denominata Parole in Luce, un focus che riflette sul destino della carta stampata nell’era della digitalizzazione del sapere ma anche sull’importanza del riciclo del materiale cartaceo destinato al macero, la cui quantità è superiore rispetto ad una società di lettori. L’amore e la tutela della cultura (a rischio impoverimento), sono le chiavi d’accesso a tale installazione verticale su tela, evocatrice suggestiva di citazioni letterarie, artistiche e musicali. Tanti i rimandi protagonisti dell’opera di Gilda, dall’omonimo brano di Franco Battiato, ritrovato nel titolo e nella nostalgia di quel “qualche cosa di astratto si impossessava di me”, al romanzo di Karen Blixen ambientato tra le piantagioni di caffè della baronessa danese in Kenya, testo ripreso nelle pagine tinte con spezie e pigmenti naturali, ritagliate a striscioline e montate in senso semicircolare su una stele nera, memore dei caratteristici collari delle etnie Turkana e ‘Ndebele. Il fondo bruno ottenuto dalla miscelazione di fondi di caffè e colore, affiora delicatamente tra migliaia di filamenti cromatici e ricurvi, alternati e in dialogo con l’abito indossato dalla Zingara addormentata del celebre dipinto del Doganiere, Henri Rousseau, presenza importante dell’Ottocento in Francia, considerato uno dei primi artisti Naif della Storia dell’Arte.
Mal d’Africa di Gilda Pantuliano è un’opera che muta al dinamismo del punto di vista dell’osservatore, altezza e angolazione permettono di cogliere pieni e vuoti, volume e sfondo, medium di una ricerca, Parole in luce che considero ‘Illuminata, riflessiva e di notevole (immediato) impatto!