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di Gianmichele Pavone
Il 26 marzo presso la “House of Lucie Ostuni” verrà inaugurata la mostra “Studio per una scultura” con le fotografie di Francesco Brigida.
Originario di Monopoli, Brigida ha iniziato il suo percorso di formazione a Milano lavorando come assistente di numerosi fotografi professionisti e studi pubblicitari. Dopo essersi specializzato in fotografia di moda e architettura, dal 2002 ha iniziato subito a lavorare come fotografo e regista tra Milano e Parigi per numerosi marchi come Valentino, Serge Lutens, Dior, Etro, Armani, Hermès, Loro Piana, Dolce&Gabbana e molti altri. I suoi scatti sono stati pubblicati in diverse testate internazionali: Vogue Russia, Vogue Japan, Vogue Portugal, Vogue Italy, Harper’s Bazaar USA, Another Magazine e Encens Magazine. Nel 2015 ha esposto le sue opere nella collettiva “Il nuovo vocabolario della moda italiana” alla Triennale di Milano e l’anno seguente nella mostra “Haute à porter” presso il Mode Museum di Hasselt (Belgio). Nel 2019 ha partecipato all’esposizione collettiva “Image Nation” nella Galerie Joseph di Parigi e nel 2020 ha collaborato con Pierre Louis Mascia nella boutique Leclaireur. Il 2023 è stato un anno pieno di impegni e successi: ha organizzato la sua prima personale presso la galleria Alessia Paladini di Milano, ha preso parte ad una mostra collettiva realizzata a Roma presso lo spazio Millepiani in collaborazione con “Loosenart” e ha vinto il secondo premio “PX3 Prix de la Photographie Paris” nella sezione libri d’autore ed ha esposto nella relativa mostra collettiva presso Galerie 24-b a Parigi. Attualmente vive e lavora tra Milano e Parigi e quest’anno ha esposto in una solo-show presso la galleria Bruno Lisi di Roma e alcune delle sue opere sono state pubblicate nel volume “Panorama of Contemporary Italian Fashion Photography” (a cura di Pablo Arroyo, Skira, 2024).
Con la mostra “Studio per una scultura” l’autore propone una selezione di venti fotografie che delineano un percorso di esplorazione del corpo e della forma in senso più astratto.
Brigida, in particolare, ha lavorato per due anni con un unico soggetto ritratto nudo in uno stato di linearità e purezza ideali, preparando le foto ma attingendo al contempo dai movimenti reali, studiando il linguaggio del corpo e dialogando con le sue dinamiche.
Nessuna sensualità o erotismo nella scelta stilistica: con un linguaggio visivo essenziale, Brigida trae ispirazione dalla scultura antica ed elabora immagini di sculture ideali, le quali ci appaiono su uno sfondo profondamente nero, intagliate dalla luce come in una visione notturna. Nelle foto la testa scompare quasi del tutto. Il viso, che è generalmente considerato lo specchio dell’anima,
in realtà non è – secondo l’autore – più espressivo di tutti i muscoli del corpo, attraverso i quali possono trasparire comunque altri aspetti intimi dell’animo umano: «le articolazioni che si tendono, il busto che si torce, le mani, possono sorridere con la stessa dolcezza degli occhi».
Il corpo umano sembra così modellato come se si trattasse di vera e propria materia fisica scolpita in un vero e proprio studio preparatorio alla scultura.
La fase conclusiva di questo progetto ha trovato il suo compimento ideale con la realizzazione di due sculture, ispirate dalle foto, grazie alla collaborazione nata con lo scultore Hermann Mejer.
Quest’ultimo, nato a Mendoza, in Argentina, e attualmente residente in Puglia è, peraltro, l’autore della scultura monumentale di Domenico Modugno realizzata nel 2008 per il comune di Polignano a Mare.
Dopo il vernissage organizzato per il 26 marzo alle 18:00 la mostra resterà visitabile fino al 21 aprile dal venerdì al sabato dalle 18:00 alle 21:00 e la domenica dalle 10:00 alle 13:00 presso i locali della “House of Lucie Ostuni” in corso Garibaldi, n. 164.
