Antonella Colucci

ARTEMISIA, FRIDA E MARINA. LE “3 DONNE IN ARTE” DI ANTONELLA COLUCCI

Teatro

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di Manuela Mancini

Da anni, Antonella Colucci, docente di italiano e attrice, mette in scena suggestivi spettacoli teatrali in cui si fondono prosa, musica e danza. “3 Donne in Arte” è il titolo dello spettacolo che Antonella Colucci ha presentato lo scorso 8 marzo al Museo Laboratorio Arte Contadina di Pezze di Greco.

Una scenografia essenziale accoglie lo spettatore che si lascia avvolgere da un’atmosfera tra sogno e realtà e coinvolgere dalle parole e i gesti che danno voce alle tre artiste interpretate da Antonella Colucci per la regia di Dario Lacitignola.

La prima artista interpretata è Artemisia Gentileschi, vissuta nel 1600 tra Roma, Firenze e Napoli e che fin da bambina mostrò grandi doti nell’arte della pittura, tanto da venire ammessa, a 23 anni, all’Accademia del Disegno di Firenze, diventando la prima donna in assoluto ad entrare in questa Accademia. I suoi dipinti di ispirazione caravaggesca, l’hanno decretata un’artista tra le più conosciute ed apprezzate del suo tempo.

La seconda artista, Frida Kahlo, è la pittrice messicana più influente del 1900 grazie alle sue opere surrealiste che fanno parte dell’arte popolare messicana post-rivoluzionaria insieme ai suoi autoritratti che esprimono il suo stato di sofferenza fisica e interiore.

Terza ed ultima, Marina Abramović. Artista serba naturalizzata statunitense nata nel 1946, è una delle figure più emblematiche e controverse dell’arte performativa contemporanea. Con le sue performance ha ridefinito i confini dell’arte spingendo corpo e mente ai loro limiti estremi in esperimenti antropologici che invitano alla riflessione su sé stessi e sull’interazione con gli altri.

Tre donne diverse, ma tutte segnate da eventi dolorosi e traumatici. Artemisia, stuprata dal pittore Agostino Tassi, ha rivissuto durante il processo contro l’uomo il trauma dello stupro senza poi avere giustizia per la sua reputazione compromessa. Frida, la cui esistenza è stata resa dolorosa, e a tratti insostenibile, dalle sue menomazioni fisiche e dal matrimonio burrascoso con l’artista Diego Rivera. Marina, la cui vita è stata segnata da una rigida educazione familiare durante l’infanzia e poi da un matrimonio forse non voluto.

Artemisia Gentileschi, Frida Kahlo e Marina Abramović, con il loro coraggio di sfidare le convenzioni e le convinzioni sociali, sono diventate simboli della riappropriazione di sé, del dolore e delle cicatrici che fanno parte del bagaglio di ogni donna e dell’elevazione di questi elementi ad arte.

Traendo spunto da varie biografie, con la sua personale interpretazione, Antonella Colucci alterna momenti poetici a momenti di ironia e delicato umorismo celebrando magistralmente queste grandi artiste e facendole sentire più vicine a noi, nella loro nuda umanità, nel loro essere donne, fatte di carne e sangue, passioni e paure, odio e amore.

Esempi di resistenza e determinazione, queste “tre donne in arte” continuano ancora oggi ad ispirare artisti e appassionati d’arte in tutto il mondo.

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