Franco Tarantino di Monopoli

Franco Tarantino: Un Viaggio nell’Arte e nella Sua Visione Universale

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di Ruggero Cairo

Franco Tarantino di MonopoliHo avuto il piacere e l’onore di conoscere Franco Tarantino qualche anno fa, durante un incontro che rimarrà impresso nei miei ricordi. In un bar di Monopoli, davanti a una fumante tazzina di caffè, abbiamo dialogato di arte, un tema che unisce e ispira, ancor prima di conoscere le sue opere, che si sarebbero rivelate dotate di un potente richiamo di colori e forme. Le sue creazioni sono ricche di miti, poesia, misticismo e riflessioni filosofiche, un caleidoscopio di emozioni che avvolge chiunque le osservi.

Ciò che mi colpì immediatamente fu il suo modo di esprimersi: deciso e determinato nelle sue convinzioni, radiava una genuina umiltà e una straordinaria propensione verso i giovani artisti. Quello che doveva essere un colloquio di pochi minuti è divenuto nel tempo un appuntamento mensile che dura da anni. Un legame che si è instaurato non solo per la stima reciproca, ma anche per la profondità delle conversazioni e la continua esplorazione del mondo dell’arte.

All’inizio non conoscevo la sua storia né la sua straordinaria carriera artistica. Tuttavia, attraverso ricerche e letture, ho appreso che egli è un autentico esponente del “nemo propheta in patria”. Nativo di Monopoli, ha scelto Brera come punto di partenza per il suo percorso artistico, optando per una delle accademie più prestigiose d’Italia. L’Accademia di Brera rappresenta un crocevia di artisti e studiosi di grande talento che hanno dato impulso alle istanze contemporanee. Milano, con la sua vibrante vita culturale, è proiettata in una traiettoria europea che ha permesso a Franco Tarantino di affermarsi e di iniziare un cammino artistico ricco di esperienze e opportunità.

Nel corso della sua carriera, Tarantino ha avuto l’onore di vedere le sue opere pubblicate su riviste e giornali, ha realizzato francobolli e manifesti celebrativi dedicati a eventi di rilevanza sociale e storica. La sua arte non è mai stata un mero esercizio estetico, ma una forma di comunicazione interattiva con il pubblico, capace di solleticare la curiosità e l’interesse non solo per la cerimonialità dell’evento, ma anche per l’estro, la fantasia e il buon gusto che permeano le sue creazioni. La vivacità dei suoi colori e la varietà delle forme invitano ad immergersi in una dimensione artistica che riattiva segnali di ritorno sui trascorsi artistici dell’umanità.

L’arte di Tarantino si nutre di miti e leggende, di storie di dèi ed eroi, evocano l’Umanesimo e il Rinascimento. Attraverso la celebrazione della potenza creativa e inventiva dell’uomo, ogni opera diventa un ponte tra passato e presente, un’avventura estetica che invita a riflettere sulla condizione umana. La sua intelligenza artistica gli consente di spaziare anche oltre la pittura, esplorando altre forme espressive come la ceramica, la scultura e la grafica. Questo approccio poliedrico alla creatività non solo arricchisce il suo linguaggio artistico, ma permette anche di costruire nuove narrazioni che parlano di umanità, cultura e identità.

Nel 2025, il maestro Franco Trantino ha letteralmente illuminato la scena culturale con una serie di iniziative straordinarie. Tra queste, spicca la cerimonia di donazione della sua opera pittorica, “Milano – Ieri ed Oggi”, un acrilico su tela di dimensioni 4×1,60 metri, ora esposta nella sala di rappresentanza artistica della Regione Lombardia. La sua arte ha ricevuto un ulteriore riconoscimento con il diploma Honoris Causa di “Protagonista della Storia”, conferito dall’Archivio Storico Universale delle Belle Arti Centro Accademico Maison D’Art di Padova, in virtù dei suoi valori culturali e meriti artistici.

In aggiunta, la candidatura proposta dall’Osservatorio Metropolitano di Milano per il “Premio Volti della Metropoli” è stata approvata all’unanimità dalla Giuria, onorando personalità che ispirano la comunità e contribuiscono al successo del Paese. Infine, non possiamo dimenticare la sua partecipazione come Ospite d’Onore alla mostra “Mondi Paralleli, Visioni Diverse” che mi coinvolge direttamente nell’incantevole Chiesa dello Spirito Santo di Ostuni, un evento che ha celebrato la pluralità dell’arte, sempre in evoluzione e in dialogo con il mondo contemporaneo.

L’arte, come sostiene Franco Tarantino, non può essere un monolite statico. Si snoda in infinite forme variabili, progredendo attraverso una continua ricomposizione di frammenti di mondi, di “frame” di passato e di idee attuali. Essa si nutre delle produzioni umane, vigorose o fragili, che si riproducono in nuove forme, in un ciclo senza fine di creazione e innovazione. Solo l’artista è in grado di dare vita a questa dinamica, diventando il fulcro di un processo che trascende il tempo e lo spazio.

In conclusione, incontrare Franco Tarantino ha avuto un impatto profondo sulla mia visione dell’arte e della cultura. La sua dedizione, il suo approccio alla creatività e la sua apertura verso il futuro rappresentano un esempio luminoso per tutti noi. La sua opera e il suo pensiero dimostrano che l’arte è un linguaggio universale, capace di unire, emozionare e provocare riflessioni profonde. La sua storia è un invito a esplorare non solo l’arte, ma anche la bellezza della vita, i legami umani e l’importanza della cultura nel nostro mondo contemporaneo.

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