Venezia la Serenissima

Venezia la Serenissima

Immaginieparole Poesia

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VENEZIA LA SERENISSIMA

testo di Melpignano Antonella e immagine di Katya Abbrescia

 

Serenissima,  giuro come il Doge
sul tuo Leone alato di San Marco ,
di esser ambasciatrice mio malgrado,
del bello e brutto che si avvicenda
sulla tua delicata salute ed avvenenza.

Piango già da ora
la tua immersione e dipartita.
Spero, che con gli anni trovino una via di uscita,
affinché tu rimanga a vista infinita
e  La tua bellezza intatta e definita.

Ammiro  gli squeri,
cantieri  con antiche ricette,
dove le gondole sono riprodotte
ma  nonostante se ne parli,
i segreti rimangono chiusi  tra le calli.

I palazzi affrescati nell’interno
ricamati con stucchi assai pregiati,
i legni usati nei mobili del tempo
e fuori marmi e Intarsi  arrampicati,
che puoi ammirare ad occhi ben sgranati.

l  vestiti signorili,
che un tempo venivano indossati
e da maestri sarti ancora ricreati,
fatti di merletti e crinoline
e adornati in viso  con maschere sopraffine.

Un’ esplosione di sete e di colori,
di gente che scende e sale dai battelli,
tante lingue intrecciate nei cartelli
per spiegare i Piombi e le sue strade
fatte di canali e di casate.

Venezia senza copyright,
nessuno riuscirà a copiarti mai….

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