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Trofeo Città Bianca 2021: Zaccaria Gioacchino
di Ruggero Cairo
Gioacchino Zaccaria nei suoi pannelli di legno, ove riproduce monumenti architettonici, distingue i piani collegando le capacità sue di scultore che ricordano le teorie sui rilievi di Leonardo da Vinci, Giorgio Versari e Cesare Brandi a quella di ogni buon pittore. Quando infatti, per pochezza di spessore, il rilievo è minimo, egli rende, con abili giochi di prospettiva, l’illusione ottica di inesistenti aggetti e profondità e come diceva Bernini, “per far avere rilevata cosa non rilevata”.
In questo è l’impegno dello scultore, diverso da quello del modellatore, perché costretto solo a togliere materia, senza poterla aggiungere, per liberare il soggetto concepito o da riprodurre.
Gioacchino Zaccaria alle rappresentazioni, riprese da modelli disegnati dal vero o fotografati, senza scandalo perché anche Paolo Minghetti dipinse le sue opere d’arte con l’ausilio della fotografia, dà corpo con vuoti e pieni, luci e ombre e certa personale cifra che scopre, comunque e sempre, abilità d’intaglio.
L’artista scava rispettoso del legno dove si tocca l’animo e la pratica delle mani dell’artista. Una bravura vera e sincera.
Carmelo Conte
Artista: ZACCARIA Gioacchino
Opera: “I Fiori Vita”
Categoria: Scultura
Tecnica: bassorilievo – legno tiglio
Dimensioni: cm 65×45
Descrizione: La bellezza di vivere attraverso i colori la loro forma e il profumo che diffondono e creano armonia della vita.

