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Trofeo Città Bianca 2021: Melpignano Francesco
Carla D’Aquino Mineo – Centro Accademico Maison d’Art – Padova
Francesco Melpignano – Trento – Il segno scorre veloce con padronanza sul supporto di carta, aprendo varchi alla fantasia creativa, ed insieme costruisce forme che si identificano nella minuzia dei particolare di una raffinata arte descrittiva e verista nel gioco chiaroscurale. Può essere un ulivo millenario del Salento, il volto stanco di un’anziana donna, le mani rugose di un vecchio. E’ allora che il nostro sguardo capta qualcosa che va al di là della rappresentazione grafica: ogni dato figurale assume un significato psicologico, come se l’autore volesse rivelarci ciò che non possiamo percepire con i sensi. Ecco perché, i soggetti raffigurati sono sempre trasfigurati, attraverso una lettura simbolica, mentre i paesaggi si illuminano di luce dorata e si stagliano in un sogno sospeso nella memoria. Così, l’ulivo solitario racconta una vita che scorre e diviene radice affettiva della propria terra, acquistando, una nuova vitalità che nasce dagli echi dell’anima per un nuovo filone d’arte.
Artista: MELPGANO Francesco
Opera: “La foresta dei saggi silenti”
Categoria: Pittura
Tecnica: matita e foglia oro su tela trattata a gesso.
Dimensioni: cm 120 x cm 80
Descrizione: Cammino da solo, quando ne ho l’occasione, in silenziosa intimità fra i giganti maestosi nella cui apparente immobilità scorre il tempo e sono impressi gli eventi.
“La foresta dei saggi silenti” è una storia dedicata agli ulivi di Puglia, alla resilienza del loro lento vivere così distante dai parametri temporali umani, al loro silenzio assordante, ai loro colori cangianti col vento circondati di foglia oro, materiale simbolico ed evocativo, della terra in estate vestita di un giallo abbagliante.
È una storia di passione dedicata a me stesso e ai cassetti della memoria. Molto definiti i particolari degli alberi e del muretto a secco con le tipiche macchie scure dei licheni. Suggestiva l’atmosfera rarefatta della composizione con la foglia oro che astrae dalla realtà i soggetti arborei ponendoli in un contesto etereo e spirituale. Nel labirinto di linee e forme dei tronchi ognuno vede quel che vuole, strane forme celate di animali, creature fantastiche, elfi e folletti. Io ci vedo anima e volti di antichi saggi, muti testimoni che con voci silenti, lungo fughe trasparenti di vento, raccontano storie antiche…a chi sa ascoltare.
Contatti: nanomelpig@gmail.com

