Trofeo Città Bianca 2021: Carriero Massimo

Incontri Artistici

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Trofeo Città Bianca 2021: Carriero Massimo


di Ruggero Cairo

Trofeo Città Bianca 2021: Carriero MassimoMassimo Carriero, (Taranto 02\07\1979), si forma artisticamente a Taranto diplomandosi presso il Liceo Artistico Statale “Lisippo”. Successivamente, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze dove nel 2003 si laurea presso la prima cattedra di scultura; qui resta fino al 2006 partecipando a  varie mostre e  a diversi simposi di scultura in Italia, contribuendo alla realizzazione di opere quali “La Scalinata dell’Infinito” a completamento del progetto “La montagna d’Europa per la pace nel mondo” (Cervara di Roma, Roma). Partecipa inoltre alla : “Realizzazione del Monumento ai Caduti ” (Rocca D’Arce, Frosinone).

Dal 2007 si trasferisce a Taranto dove lavora come libero professionista realizzando diversi lavori pubblici tra i quali: il progetto: “Aldilà della Muraglia: PECHINO 2008” –  ciclo bassorilievi ceramici tratti da anfore panatenaiche; Targhe commemorative “Renata FONTE e Rosario LIVATINO” presso l’ I.C. Renato Moro di Taranto; Collana: “VITA, MORTE E MIRACOLI DI SAN VITO –  ciclo bassorilievi ceramici  presso la chiesa di San Vito a Taranto. Inoltre amplia i suoi studi lavorando come “Graphic  Design” e “3D Artist ”; collabora attivamente con diversi architetti e ingegneri partecipando a vari progetti in ambito architettonico e urbanistico; realizza oggettistica di design in ceramica, realizza corsi di ceramica e modellazione 3D; collabora con l’Associazione Artistica “Espressioni d’Arte” di Ostuni e la Galleria d’arte “ Germinazioni 4.0” di Lecce; insegna  Arte e Disegno in scuole pubbliche e private; attualmente realizza diverse mostre d’arte e partecipa a eventi artistici.


Artista: CARRIERO Massimo
Titolo Opera: “Panta rei” – tutto scorre
Categoria: Scultura
Tecnica: Bronzo patinato, base in marmo apuano
Dimensione: 45 cm. X 12 cm. X 30 cm.

Descrizione:
Panta rei (“tutto scorre”) è un celebre aforisma
attribuito a Eraclito (ma in realtà mai
esplicitamente formulato in ciò che dei suoi scritti
conosciamo) con cui la tradizione filosofica
successiva ha voluto identificare sinteticamente il
pensiero di Eraclito riguardo al tema del divenire.

In questa scultura, ho immaginato di rappresentare,
pensando al celebre aforisma, il senso del passaggio
di una forma simile ad un quadrato; questa forma, si
sviluppa in sette movimenti un po’ come una serie di
fotografie che si susseguono, creando nell’insieme un
movimento unico, organico, continuo.

La forma quadrangolare, morbida, simile a un aquilone,
sembra muoversi, mutare, sospinta dal soffio della Vita;
essa rappresenta un’esperienza, la vita stessa che nel
suo percorso si tramuta, passa, si evolve e si rigenera.

Questa forma organica, presenta in se anche una chiave
di lettura simbolica *

* infatti, la forma del quadrato iniziale (simbolo della
Terra), nel suo scorrere, si muta divenendo un quadrato
ruotato ( simbolo di mutamento evolutivo di uno stato);
questo “passaggio” viene diviso in sette momenti
(Il numero Sette, rappresenta ogni forma di scoperta e
conoscenza.
Con il numero Sette andiamo all’esplorazione delle parti
più intrinseche dell’esistenza fino a giungere alla scoperta,
non solo del suo scopo, ma anche del suo significato può
profondo.
Il Sette è considerato il numero della filosofia e dell’analisi,
ma anche della solitudine e della completezza).

Contatti: massimoarte@hotmail.it

 

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