Profili Artistici: DE STEFANO EMIDIO

Incontri Artistici

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Profili Artistici: DE STEFANO EMIDIO

di Antonio Benvenuto

artista nato in Oria il 1949 e morto nel 2020 in Ferrara. Fin da bambino Emidio De Stefano, mostra inclinazione ed attrazione per il disegno ed in particolare per il ritratto; ma per tradizione viene avviato agli studi umanistici.

Profili Artistici: DE STEFANO EMIDIOConseguita la maturità classica. Trasferitosi in Roma per far rivivere il suo vecchio sogno mai sopito, inizia a vivere la propria vita per l’arte e con l’arte. Si era formato all’Accademia di BB. AA. di Ravenna.

Inizia a fare ritratti sulla gradinata di Piazza di Spagna ed è proprio in questo periodo che viene a contatto con alcuni pittori di via Margutta, tra cui Schifano.

Diviene ben presto un maestro di grande prestigio internazionale, che con il valore della sua arte era riuscito a farsi largo e dare un contributo nuovo e notevole alla sua visione d’arte, fortemente figurativa ed al contempo moderna.

Si era trasferito a Ferrara, città ricca d’arte e luogo ritenuto propizio per ciò ch’egli dipingeva.  

Il Maestro Emidio De Stefano non è più con noi. Oria, la Puglia e la comunità Nazionale ed Internazionale si sono impoverite della sua arte e della sua cultura.

Il Nostro è un doveroso omaggio a ricordo della sua spigliata arte capace di suscitare curiosità, ammirazione e felicità. Grazie Emidio per la gioia che ci hai donato[1].

Bisogna aggiungere ch’egli svolgeva attività didattica in scuole pubbliche.

Era un artista molto conosciuto all’estero e in Italia.

E con la sua dinamica e leggiadra arte aveva raggiunto livelli veramente encomiabili.  

I materiali, per le sue opere, utilizzati provengono da stampe, rotocalchi pubblicitari e mediatici e con essi ricrea un mondo fantasioso e meno epidermico e superficiale.

Crea così opere dalle mille tessere brulicanti, senza mai rinunciare all’equilibrio classico-formale e alla tradizione del tonalismo cromatico-pittorico.

Pittore di ampio respiro, nel suo percorso artistico si è confrontato con vari generi pittorici: figurativo, informale, la ritrattistica, la natura morta, il minimalismo, e il concettuale, rimanendo sempre legato alla sua cultura di origine e di riferimento, i piedi della cultura europea occidentale.

La sua era un’arte che rispettava le altrui visioni ma che egli ha sempre prediletto la pittura della “ricerca” del continuo divenire, dell’esperienza e dei sentimenti.

Questo suo modo di fare e di pensare era un atteggiamento, un po’ retrò ed anacronistico per il mondo moderno e per il mercato d’arte che invece richiede la pedissequa ripetizione di un “genere”, scambiato spesso questo per arte personalizzata.

A Ferrara nella sala dell’Arengo per palazzo Comunale di Ferrara è stata presentata un omaggio al De Stefano, una retrospettiva dal titolo “Paesaggi’” curata dell’Accademia d’Arte Città di Ferrara dal 18 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022.

La retrospettiva mostra i contenuti e l’allestimento patrocinato dalla Città di Ferrara, all’incontro con i giornalisti è stata illustrata dal prosindaco Nicola Lodi, dall’assessore alla Cultura Marco Gulinelli, e dal presidente dell’Accademia d’Arte Città di Ferrara Paolo Volta. Presente la moglie di Emidio De Stefano la sig.ra Simona Rizzardi che hanno voluto tracciare e sottolineare gli aspetti essenziali artistici e i valori umani del pittore, pugliese “Oritano” d’origine ma ferrarese per adozione.

La retrospettiva è stata voluta dall’Ass.ne Accademia d’Arte Città di Ferrara. Un’Associazione nata per volere di 9 fondatori. Ex docenti, Ex studenti che hanno avuto ed espresso nello Statuto associativo “L’obiettivo principale, quello di promuovere la conoscenza delle Arti Visive e Plastiche, attraverso esposizioni, conferenze, momenti operativi ed eventi, in particolare delle opere di maestri dell’arte ferrarese”.

A tutto ciò si è voluto celebrare i quarant’anni di attività del pittore e insegnante ferrarese Emidio De Stefano, scomparso nel marzo 2020.

La progressione di De Stefano nasce nel mondo dell’arte, prima come artista di strada e poi come studente di Accademia di Belle Arti a Ravenna, pervenuto a Ferrara negli anni Novanta ove con il suo intenso lavoro e con la sua pregevole arte si è fatto apprezzare.

Ferrara segna in modo importante la sua produzione di opere che, passando attraverso vari indirizzi di ricerca e di tecniche, dalla pittura a olio all’affresco, dalla pittura su tela alle opere polimateriche, caratterizzati dal percorso con l’arte concettuale e dalle tecniche più insolite.

Nel catalogo, dal titolo “Paesaggi”, dato alle stampe con il contributo del Comune di Ferrara, è stata inserita una frase di un suo allievo che in sé riassume come il Maestro si accostava ai suoi allievi: “Emidio come maestro: un grande cuore, una bella mente e profonda sensibilità”.

La mostra, profondamente voluta dalla carissima Simona Rizzardi e dalla sua splendida figliola Camilla, è portatrice di un valore aggiunto dell’artista De Stefano, del quale mi onoravo della sua amicizia.

Egli nella sua arte esprimeva tutto di uomo sincero, di artista provetto, di filosofo della vita “ante litteram”.

Le sue opere, tante, ricche di tematiche, tutte vissute intimamente, visse con il cuore, ricche di generosità, poiché egli, ogni qualvolta mostrava una sua opera, mostrava il suo “io” la sua anima, la sua ricca personalità senza infingimenti.

Se vogliamo egli era un’artista che possedeva una ricca tavolozza, e che metteva in essere i colori con le loro significazioni.

Un’arte pittorica di paesaggi, figurativa trattata come fosse astratta che diveniva un vero viaggio nel paesaggio dell’anima. La sua anima, di uomo dedito alla ricerca del bello e allo spirito, sempre vivo, della sua amata e struggente terra salentina. Una pittura introspettica di De Stefano, che denota una forte affezione a quelle radici ineliminabili, che come solchi segnano, nel bene e nel male, l’esistenza di una persona[2].

              [1] Benvenuto A. Necrologio edito nella Rivista “Espressioni D’Arte, anno 2021.

              [2] Musacci A. Vedi “Voce di Ferrara-Comacchio, del 7 gennaio 2022.

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