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L’emozionauta Depsa e le sue Canzoni a matita
di Ruggero Cairo

Salvatore De Pasquale, nome d’arte Depsa (una crasi fra cognome e nome), per definire se stesso ha coniato un termine che sul vocabolario non esiste: emozionauta. Sì, è uno che ha trascorso la sua vita, e continuerà a farlo, viaggiando attraverso le emozioni, le sue e quelle degli altri. Ha cominciato a quattro anni, componendo la sua prima canzoncina prima che imparasse a scrivere, e ancora non concede tregua alla sua creatività: circa 500 canzoni incise, ventidue festival di Sanremo in gara con una vittoria e tre secondi posti, autore di canzoni internazionali come Champagne di Peppino di Capri e Good love gone bad, di Ray Charles, come autore televisivo vincitore di nove Telegatti con trasmissioni da lui scritte e alcune ideate, come Scherzi a Parte, C’è posta per te, la Corrida, Stranamore, e tante altre. Come se non bastasse il nostro emozionauta, ha firmato lavori teatrali e quattro libri, di cui l’ultimo, Ecco a voi la tv, diventato un saggio universitario: Depsa infatti ha anche una cattedra a Scienze della Comunicazione all’ Università dell’Insubria di Varese e Como. Da non molto, come emozionauta, ha deciso di manifestare la sua creatività traducendola in opere visive, generalmente a matita, che hanno varcato i confini del nostro paese. Alla presenza dell’ambasciatore Stefano Bianchi nel 2017 ha rappresentato l’arte figurativa italiana con una personale a Vitebsk, capitale culturale della Bielorussia, con 25 opere che hanno suscitato l’entusiasmo dei visitatori e dei media locali, e dello stesso Presidente della Repubblica Aleksandr Lukasenka, una mostra realizzata in occasione dei 25 anni di rapporti Italia -Bielorussia e dei 120 anni dalla nascita di Marc Chagall, pittore nato proprio a Vitebsk. Eppure Depsa ha mantenuto un animo semplice e un’umiltà che è tipica degli emozionauti, dice lui, dei veri Grandi, aggiungiamo noi. Ostunese di adozione, dal 2004 ogni anno viene nella nostra terra, dove ha acquistato un trullo e dove ha deciso di trascorrere gran parte del suo futuro. Innamorato perso degli ulivi secolari che arricchiscono le nostre campagne, e che spesso ha ritratto magistralmente, è anche convolato a nozze sette anni fa qui da noi: Depsa sostiene di essere più ostunese di chi ci è nato, perché il luogo di nascita è casuale, mentre invece lui Ostuni l’ha scelta, e per sempre.

