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ENZO DIANA DI GIOIA DEL COLLE

Sono nato a Bari nel lontano 1954 e risiedo a Gioia del colle dal 1996, scrivo quello che “sento” e a volte ciò è stato terapeutico, perché la creatività è l’unico antidoto alla depressione, in tutti noi c’è tanta creatività, ma non riusciamo riconoscerla e ad esternarla visto che siamo inibiti da fattori esterni o da preconcetti mentali.
Del resto l’atto creativo è ciò che più ci rende “A Sua immagine e somiglianza”. La poesia è testimone di emozioni e sensazioni che il momento vissuto suggerisce. Prende forma dall’ attimo appena trascorso, memore di esperienze mai sopite.
Spalancando la porta socchiusa del “se” pesca dal pozzo della memoria le “ovvietà” e ne intreccia la trama donandola al lettore che, con stupore fanciullesco, prenderà coscienza di averle sempre pensate pur non avendole mai espresse.
“Ho frammentato l’anima per farne dei pensieri, che donerò al futuro per ritrovare ieri” è il mio scrivere….
….tutto “dia-noos” (attraverso l’anima)
Se quando scrivi parli dei tuoi sogni
e quando pensi rasenti l’infinito,
forse è perché la vita lascia segni
che col senno di poi non hai capito;
hai fatto e poi disfatto desideri,
solo impressioni hai avuto nel tuo cuore,
poi vedi un prato, i fiori sono veri,
li stai guardando con gli occhi dell’amore;
chi sono?, vivo sopra un foglio bianco,
segni tracciati da grafite nera,
dimmi, perché se il cuore appare stanco,
ancora hai voglia di emozione vera?
La mano non lo sa qual è il cammino,
ferma i tuoi sogni di prima mattina,
quando la notte ha fatto il suo destino
e il giorno ancora dorme nella brina;
io sono te, sono chi sei nel mondo,
è questo che si vede nella vita,
nemmeno tu scorgi nel tuo profondo,
la gioia potenziale che è infinita;
ci sono dei momenti di assoluto
che hai la capacità di congelare,
è vero, forse è piccolo un minuto,
ma non è breve, è un infinito mare,
le dita sono i mezzi del tuo cuore,
scrivono con inchiostro di emozione,
sfiorano, tra le rime, il puro amore,
senza toccarlo, è un sacrificio immane;
chiedono conto dei tuoi desideri,
quelli che tu hai deluso e soffocato,
parlano solo dei momenti veri,
momenti prigionieri del passato;
eccomi, sono qui, sono poesia,
son io che ti ho strappato, alla tua noia,
rinuncia adesso al tuo “lascia che sia!”,
di desideri e sogni fanne gioia!

