N. Visite Pagina: 34
CRISTINA PIPOLI – Aurora Bagnalasta nasce in Lombardia il 17 dicembre 1971: è una bambina quando si trasferisce con i genitori in Puglia, dove vive ancora oggi. Nell’arco della sua vita ha studiato per diventare maestra ma, appena uscita da scuola, partecipa al concorso per diventare poliziotta e lo vince. Attualmente è assegnata alla Polizia Stradale di Palagiano, in provincia di Taranto, dove lavora come pattugliante.
Oggi, tra l’altro, si occupa di politica, essendo Assessora alla Cultura, allo Spettacolo, ai Servizi Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Crispiano, oggi il borgo è denominato “Il paese delle 100 masserie” grazie alla presenza di questi edifici rurali.
Aurora da tempo si occupa di sociale e di cultura e, in questo ruolo ufficiale di Assessora, ha realizzato per i due comparti dei progetti antesignani che anche la Regione Puglia ha supportato, come il Gal Magna Grecia e la Camera di commercio di Taranto.
In questi ultimi anni, tutte le Amministrazioni Comunali d’Italia sono state impegnate oltre ogni limite nel gestire il caos che si è venuto a creare, ma come dice Aurora: “Per chi vive con passione, viene spontaneo affrontare le responsabilità con alto senso del dovere”.
Donna piena di risorse, Aurora non ha dimenticato la sua passione principale: la scrittura. Infatti, è uscito da poco il suo romanzo dal titolo “Gli Amori Sprecati”, edito dalla casa editrice G.C.L. Edizioni, che si pregia della prefazione del noto regista cinematografico Federico Moccia, nonché del Patrocinio del Comune di Gradara (PU) e del Museo Casa di Dante Alighieri a Firenze. Il libro è acquistabile tramite tutte le maggiori piattaforme online come Amazon, Kindle, Mondadori, Feltrinelli, etc. e nelle librerie di tutta Italia.
Il libro parla di Alba, residente a Gradara, che alle soglie dei 40 anni si trova a vivere una crisi che la rimette in discussione. Lei, madre e moglie esemplare, si rende conto che le situazioni della vita a volte vanno rimodulate per giungere ad un nuovo equilibrio.
Tutta la trama ha per sottofondo le musiche di Mina e lo scenario del castello dove vissero i famosi amanti Paolo e Francesca, citati nel V Canto dell’inferno della Divina Commedia.



